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TUMORE AL COLON RETTO: IMPORTANTE FINANZIAMENTO A PADOVA PER UN NUOVO PROGETTO LILT – IOV-IRCCS

TUMORE AL COLON RETTO: IMPORTANTE FINANZIAMENTO A PADOVA PER UN NUOVO PROGETTO LILT – IOV-IRCCS
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Ben 800 mila euro per finanziare progetti di ricerca sanitaria sul territorio nazionale grazie ai contributi 5×1000 dell’anno 2014: la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT), impegnata da oltre 95 anni a promuovere ed attuare studi riguardanti l’innovazione e la ricerca in campo oncologico, ha destinato questo sostanzioso finanziamento a 13 progetti valutati positivamente dalla Commissione Tecnico Scientifica LILT fra i 48 presentati dalle singole sezioni provinciali a fine 2016.

Tra i progetti selezionati anche lo studio presentato dalla LILT di Padova ONLUS in partnership con l’Istituto Oncologico Veneto-IRCSS dal titolo “Impatto di un intervento di educazione a corretti stili di vita nei pazienti con precedente tumore del colon retto, stadio II e III: studio prospettico randomizzato”.

Il progetto padovano potrà beneficiare di un finanziamento di ben 74.400 euro che verranno utilizzati per realizzare un efficace intervento di modifica degli stili di vita (strutturato secondo linee guida World Cancer Research Fund/American Institute for Cancer Research.- WCRF/AICR) a pazienti con precedente diagnosi di tumore del colon retto, al fine di migliorare i parametri antropometrici e metabolico-ormonali che rappresentano un importante fattore di rischio per la recidiva del tumore. Una volta dimostrata l’efficacia dell’intervento “pilota” questo potrà essere facilmente riprodotto su scala regionale e/o nazionale con il coinvolgimento di altre sedi locali LILT e i servizi di oncologia del territorio.

Le strutture IOV coinvolte nel progetto sono l’UOSD di Endoscopia Digestiva (Responsabile Dott. Stefano Realdon), l’UOC di Oncologia Medica 1 (Direttore Dott.ssa Vittorina Zagonel) e il Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica (Responsabile Dott.ssa Maria Teresa Nardi).

«Il nostro progetto – dichiara Stefano Realdon, responsabile del progetto – si pone l’obiettivo di verificare l’efficacia di un intervento costruito per incidere non solo sulle conoscenze dei pazienti attraverso uno specifico intervento nutrizionale basato sulle linee guida del WCRF, ma anche sulle loro competenze e motivazioni attraverso un approccio multimodale piuttosto innovativo che comprende tra l’altro corsi di cucina, corsi di nordic walking e tecniche di health coaching».

«Questa collaborazione tra lo IOV e la sezione LILT di Padova ci rende molto orgogliosi – sottolinea Vittorina Zagonel – Il nostro progetto di prevenzione terziaria, ambito di azione che costituisce oggi una sfida in tutto il mondo, è dedicato alle persone che hanno superato il cancro, una popolazione stimata in Italia di circa 4 milioni di cittadini. Per questa popolazione, un corretto stile di vita e alimentazione aiuta a ridurre non solo il rischio di ricaduta, ma anche eventuali secondi tumori ed altre malattie croniche degenerative che molto impattano sulla salute della popolazione. Per la prima volta lo IOV è impegnato in progetti di prevenzione terziaria, ma ci auguriamo che questa collaborazione con la Sezione LILT di Padova possa costituire l’apripista per sviluppare ulteriori progetti di salute anche per le persone guarite dal cancro».

«Siamo ben felici di poter partecipare attivamente ad un progetto così rilevante destinato a migliorare gli stili di vita di persone che hanno dovuto affrontare un tumore del colon retto – annuncia il Presidente LILT-Padova Dino Tabacchi – È inoltre un segnale positivo che la società civile, attraverso le associazioni  impegnate nel territorio a favore della prevenzione oncologica, sostenga e incentivi le iniziative di ricerca portate avanti con professionalità da centri di eccellenza come l’Istituto Oncologico Veneto».

Il tempo di realizzazione del modello e della verifica dei primi risultati del progetto “Impatto di un intervento di educazione a corretti stili di vita nei pazienti con precedente tumore del colon retto, stadio II e III: studio prospettico randomizzato” è previsto in 24 mesi.

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