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LA MEDICINA NUCLEARE DELL’ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO VOLA OLTREOCEANO

LA MEDICINA NUCLEARE DELL’ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO VOLA OLTREOCEANO
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L’Istituto Oncologico Veneto (IOV) – IRCCS avrà un ruolo attivo al prossimo congresso della Società Americana della Medicina Nucleare (Society of Nuclear Medicine and Molecular Imaging, SNMMI), in programma a San Diego, in California, dall’11 al 15 giugno. La dott.ssa Laura Evangelista, dirigente medico presso la Struttura Semplice Dipartimentale di Medicina Nucleare e Imaging Molecolare dello IOV, con una particolare passione per la ricerca in ambito oncologico, effettuerà, infatti, tre presentazioni nella sessione di educazione medica rivolta all’audience internazionale, rappresentando così la medicina nucleare veneta e nazionale in questo importante congresso d’Oltreoceano.

Si tratta della seconda trasferta americana effettuata nell’arco di pochi giorni da professionisti dello IOV. Dal 3 al 7 giugno, infatti, alcuni medici dell’Oncologia 1, guidati dal direttore dott.ssa Vittorina Zagonel, erano volati a Chigago per presentare al congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) i risultati di un importante studio internazionale per la cura di pazienti affetti da cancro colorettale.

Gli argomenti trattati a San Diego dalla dott.ssa Evangelista saranno inerenti al metabolismo della Colina (una sostanza utilizzata per la formazione delle membrane cellulari) nel cancro della prostata, alla identificazione delle metastasi ossee con radiofarmaci oncotropici e osteotropici, alla valutazione della risposta al trattamento con il radiofarmaco 223Radio-dicloride nei pazienti con cancro della prostata e alle informazioni cliniche aggiuntive della PET/CT con Colina nella ripresa biochimica di malattia. Tali argomenti rappresentano un’importante innovazione nel campo della diagnostica, specialmente la valutazione della risposta al trattamento con 223Radio, recentemente introdotto allo IOV. L’obiettivo è quello, prioritario per lo IOV, di fornire al paziente una terapia sempre più personalizzata.

«All’Istituto Oncologico Veneto – spiega la dott.ssa Evangelista – ogni anno oltre 500 pazienti eseguono una PET/CT con Colina per la valutazione della ripresa biochimica della malattia. Si tratta di un’indagine volta a indicare il corretto trattamento da eseguire. Da qualche mese, inoltre, è in corso anche uno studio sperimentale per la valutazione della diagnostica PET/CT con Colina nella stadiazione iniziale della malattia, cioè prima di eseguire qualsiasi tipo di trattamento. Sono in programmazione ulteriori sperimentazioni con questo radiofarmaco, che mirano alla pianificazione personalizzata del trattamento radioterapico e alla identificazione precoce della risposta alla terapia».

Inoltre, la dott.ssa Evangelista presenterà i risultati di alcuni studi, effettuati in collaborazione con giovani colleghi italiani e stranieri, sul ruolo della PET/CT con Colina nelle metastasi ossee, nella valutazione della PET/CT con FDG nel tumore del testicolo e nella valutazione prognostica della 18F-DOPA PET/CT nei pazienti con cancro midollare della tiroide. Quest’ultimo studio rappresenta una fonte importante di informazione, essendo limitato il numero di centri italiani, attualmente abilitati alla sua esecuzione.

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