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IOV AD ESMO 2018: DAL MELANOMA AL GLIOBLASTOMA, L’IMMUNOTERAPIA È LA GRANDE SPERANZA

IOV AD ESMO 2018: DAL MELANOMA AL GLIOBLASTOMA, L’IMMUNOTERAPIA È LA GRANDE SPERANZA
Comunicati stampa, Ricerca

Neoplasie mammarie, tumori cerebrali, melanoma, tumori del polmone e della vescica: su questi temi gli specialisti dello IOV-IRCCS saranno tra i protagonisti del Congresso annuale dell’European Society of Medical Oncology (ESMO) che si apre domani a Monaco di Baviera (19-23 ottobre). Nell’edizione 2018 del Congresso, a pochi giorni dal premio Nobel assegnato all’americano James P. Allison e al giapponese Tasuku Honjo, iniziatori e protagonisti dello sviluppo straordinario dell’immunoterapia, sarà proprio quest’ultima prospettiva terapeutica a dettare la linea delle sessioni più importanti dell’evento ed il melanoma è nei fatti l’ambito in cui la stessa ha offerto le migliori performance sia in termini di remissione che in termini di overall survival.

Sul melanoma lo IOV-IRCCS ha un posizionamento di cura e ricerca di sicuro prestigio, partecipando negli anni ai più importanti trials internazionali e producendo alcuni mesi fa la più importante meta-analisi mondiale sulle terapie a disposizione di pazienti e clinici. Per l’ESMO Vanna Chiarion Sileni (Responsabile struttura oncologica del melanoma, IOV-IRCCS) ha firmato alcuni degli studi importanti di settore tra quelli che verranno presentati a Monaco. C’è quindi la presenza IOV in studi internazionali sul melanoma avanzato (Initial results from a phase 3b/4 study evaluating two dosing regimens of nivolumab (NIVO) in combination with ipilimumab (IPI) in patients with advanced melanoma – CheckMate 511) che ha Jacopo Pigozzo (specialista melanoma, IOV-IRCCS) come principal investigator; e sul melanoma mutato nello studio COMBI-AD, un trial randomizzato che ha coinvolto circa 170 centri, tra cui lo IOV, in cui sono stati arruolati 870 pazienti con melanoma in stadio III e con BRAF mutato (Updated relapse-free survival (RFS) and biomarker analysis in the COMBI-AD trial of adjuvant dabrafenib + trametinib (D + T) in patients (pts) with resected BRAF V600–mutant stage III melanoma).

Sempre nell’ambito delle immunoterapie, la presenza degli oncologi IOV-IRCCS all’ESMO registra la partecipazione di Umberto Basso (Responsabile neoplasie genito-urinarie, Oncologia Medica 1) e Marco Maruzzo (specialista distretto genito-urinario, Oncologia Medica 1) in uno studio sui tumori uroteliali metastatici trattati con nivolumab da solo oppure in combinazione con ipilimumab (Nivolumab Alone or in Combination With Ipilimumab in Patients With Platinum-Pretreated Metastatic Urothelial Carcinoma, Including the Nivolumab 1 mg/kg + Ipilimumab 3 mg/kg Expansion From CheckMate 032, 20 ottobre).

Sulle neoplasie cerebrali Giuseppe Lombardi (specialista tumori cerebrali, Onologia Medica 1) presenterà due ricerche, una sul glioblastoma, nella quale verrà presentato un inedito Comprehensive Geriatric Assessment per valutare il paziente anziano attraverso un assessment geriatrico multidimensionale che garantisca il migliore trattamento ai soggetti con glioblastoma (Comprehensive Geriatric Assessment (CGA) for outcome prediction in elderly patients (PTS) with glioblastoma (GBM): a mono-institutional experience; 20 ottobre) ed una su pazienti con glioma che ha lo scopo di individuare i soggetti che potrebbero beneficiare dell’immunoterapia (Mismatch repair deficiency (MMRd) in glioma patients (PTS): frequency and correlation with clinical, histological and molecular characteristics; 19.ottobre).

Nell’ambito dei tumori mammari, Maria Vittoria Dieci (Oncologia Medica 2) interverrà sul ruolo dei TILS (linfociti infiltranti il tumore) come fattore prognostico del tumore al seno HER2+ in fase iniziale all’interno dello studio SHORTHER “Tumor-infiltrating lymphocytes (TILs) as an independent prognostic factor for early HER2+ breast cancer patients treated with adjuvant chemotherapy and trastuzumab in the randomized ShortHER trial; 19 ottobre). A partire da questa presentazione, all’ESMO ci sarà proprio spazio anche per ritornare sullo studio SHORTHER, un trial sviluppato da Pierfranco Conte (Direttore Oncologia Medica 2, IOV-IRCCS) e che ha mostrato come nelle donne alle quali è stato diagnosticato un carcinoma mammario HER2+ il trattamento con trastuzumab per 9 settimane non si è dimostrato inferiore al trattamento standard di 12 mesi. Per finire con l’ambito delle neoplasie al seno, Gaia Griguolo presenterà un poster su Oncological outcome of fat grafting for breast reconstruction after cancer (22 ottobre): l’alto interesse del suo intervento è dato dalla tecnica innovativa di “innesto” per la ricostruzione del seno dopo una neoplasia mammaria.

Per terminare con le presenze IOV a Monaco, una delle nuove frontiere della ricerca traslazionale nel tumore del polmone, quella della biopsia liquida, sarà all’ESMO al centro della comunicazione di Laura Bonanno (specialista in neoplasie polmonari, Oncologia Medica 2) che proporrà una ricerca sul potenziale ruolo predittivo della biopsia liquida eseguita durante il trattamento nel tumore del polmone in stadio avanzato. Durante la presentazione saranno illustrati risultati avanzati con potenziali ricadute in particolare nei pazienti trattati con immunoterapia (Liquid biopsy as tool to monitor and predict clinical benefit from chemotherapy (CT) and immunotherapy (IT) in advanced Non-small cell lung cancer (aNSCLC): a prospective study; 20 ottobre).

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