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GUARITE E CORAGGIOSE: LE RUNNERS DI “RUN FOR IOV” OGGI A SAN PIETRO. PROSSIMO APPUNTAMENTO: LA MARATONA DI NEW YORK

GUARITE E CORAGGIOSE: LE RUNNERS DI “RUN FOR IOV” OGGI A SAN PIETRO. PROSSIMO APPUNTAMENTO: LA MARATONA DI NEW YORK
Comunicati stampa, Istituzionali

Colpite da un cancro al seno, curate e guarite presso l’Istituto Oncologico Veneto di Padova, hanno trovato forza e voglia di rimettersi “in corsa” e di provare muscoli e resistenza nella maratona più celebre del mondo, quella di New York: questa è la storia delle donne di “Run for Iov”, il team creato all’interno dell’Istituto Oncologico Veneto-IRCCS che questa mattina, 12 ottobre, è stato ricevuto da Papa Francesco all’interno della consueta udienza generale del mercoledì in Piazza San Pietro, nella Città del Vaticano.

Le runners di “Run for IOV”, sono undici donne che hanno sconfitto il cancro al seno, curate e seguite dagli specialisti dell’Istituto Oncologico Veneto – IRCCS. I loro nomi sono: Alessandra, 34 anni; Sabrina 44 anni; Patrizia 43 anni; Alberta 49 anni; Susanna, 30 anni; Martina, 38 anni; Paola, 63 anni; Ornella, 53 anni; Daniela 50 anni; Caroline, 49 anni; Donatella, 53 anni. Con loro erano presenti quattro specialisti dello IOV che parteciperanno il prossimo 6 novembre alla maratona di New York – dott.ssa Silvia Michieletto e dott.ssa Tania Saibene, chirurghi oncologi della Breast Unit dello IOV; dott.ssa Stefania Zovato, endocrinologa U.O. Tumori Ereditari-IOV; dott.ssa Samantha Serpentini, psiconcologa, IOV. Era presente in Sala Nervi anche Sandra Callegarin, 47 anni, paziente guarita e promotrice dell’iniziativa.

«Abbiamo partecipato con grande emozione all’udienza papale in piazza San Pietro – ha confessato Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Sanitario dell’Istituto Oncologico Veneto – Eravamo in mezzo ad una folla di fedeli e pellegrini e sicuramente quando è stato pronunciato il nostro nome e spiegata la nostra attività abbiamo vissuto un momento di fortissima commozione. In realtà questa udienza papale, a cui abbiamo partecipato in rappresentanza di una delle importanti attività di recupero psico-fisico sviluppate dallo IOV, è stato solo il primo grande gesto pubblico di un percorso di riconquista della vita da parte di queste nostre pazienti. Che stanno dimostrando che si può affrontare un tappa difficile della vita con energia e coraggio».

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