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PIANIFICAZIONE CONDIVISA DELLE CURE, FORMAZIONE D’AVANGUARDIA PER GLI OPERATORI IOV

PIANIFICAZIONE CONDIVISA DELLE CURE, FORMAZIONE D’AVANGUARDIA PER GLI OPERATORI IOV
Comunicati stampa, Istituzionali

La pianificazione condivisa delle cure è quel processo che si sviluppa progressivamente all’interno della relazione di cura e può essere ridiscussa e aggiornata ogniqualvolta intervengano cambiamenti delle condizioni o delle priorità del paziente. Strumento fondamentale per garantire il rispetto dell’autodeterminazione della persona malata, l’equa distribuzione delle risorse e, in generale, la gestione globale della progressioni dei quadri clinici e delle cronicità, la pianificazione condivisa delle cure è normata dalla legge 219/17 che governa la formulazione del consenso informato, regolamentando così la relazione di cura tra professionisti sanitari e paziente. All’argomento, il Comitato Etico per la Pratica Clinica (CEPC) dell’Istituto Oncologico Veneto ha dedicato all’Ospedale Busonera di Padova un incontro ECM riservato agli operatori IOV, che ha registrato il tutto esaurito e che verrà proposto il 28 novembre anche nella sede IOV di Castelfranco Veneto (Treviso).

«Il tema è stato trattato innanzitutto dal punto di vista generale secondo le indicazioni di legge, poi sono state presentate alcune esperienze di applicazione, inoltre si è approfondito il modello organizzativo delle cure simultanee attualmente applicato in sede IOV – rendiconta il Professor Daniele Rodriguez, bioeticista, presidente del CEPC – La riflessione ha quindi riguardato le interconnessioni tra pianificazione e cure simultanee. All’orizzonte c’è la costituzione di un gruppo di studio che formulerà proposte e procedure atte a garantire la realizzazione della pianificazione delle cure nel modo più efficace, per migliorare ed armonizzare la risposta dello IOV alle necessità dei pazienti e delle persone che li sostengono, anche nell’ottica di un miglior coordinamento interno e rispetto al territorio. In programma l’anno prossimo anche un convegno aperto alla popolazione sulla pianificazione condivisa delle cure e le cure simultanee».

«La formazione del personale è un ambito nel quale crediamo e investiamo molto – sottolinea il Direttore generale dello IOV – IRCCS, Patrizia Benini – ed è molto utile proporre incontri di aggiornamento come questo, che allineano il sistema alle più recenti novità normative, soprattutto su un argomento così importante e delicato qual è il risvolto etico della pratica clinica».

Il Comitato etico per la pratica clinica (CEPC) dell’Istituto Oncologico Veneto svolge una funzione consultiva in relazione ai profili etici delle decisioni sanitarie e socio assistenziali, con l’obiettivo di salvaguardare e promuovere il diritto alla salute, la qualità e l’umanizzazione dell’assistenza. È un organismo indipendente costituito da personale sanitario e non sanitario nominato dal Direttore Generale. Il CEPC analizza casi clinici specifici e situazioni della pratica sanitaria che pongano problemi di discernimento etico, su richiesta degli operatori delle strutture sanitarie che fanno capo allo IOV ed esamina questioni etiche presentate da pazienti e familiari di utenti; può affrontare quesiti, posti dalla Direzione dello IOV, di carattere etico-organizzativo. Il tutto, senza sostituirsi ai soggetti coinvolti – pazienti, operatori sanitari e famiglie o tutori – nella decisione che deve essere assunta. Il CEPC, inoltre, organizza iniziative di formazione e sensibilizzazione sulla bioetica e offre il proprio contributo al tema dell’allocazione e dell’impegno delle risorse nel Servizio Sanitario Regionale.

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