Tecnicamente si chiama “Full-thickness resection”, ed è una metodica mini-invasiva che evita l’intervento. Protagonista un uomo di 75 anni affetto da neoplasia del duodeno e con plurime comorbilità: un quadro clinico complesso valutato dagli oncologi e dai chirurghi della sede IOV di Castelfranco Veneto, che impediva di procedere in sala operatoria secondo l’iter tradizionale, a causa dell’alto rischio chirurgico. L’équipe di Gastroenterologia ha deciso dunque per il “Piano B”: la neoplasia è stata rimossa completamente, e senza complicanze, con resezione endoscopica mediante Full-Thickness resection. Era la prima volta che allo IOV per questo tipo di neoplasia si eseguiva tale procedura, già in uso per colon e stomaco.
«La Full-Thickness resection (FTR) – spiega il Dott. Alberto Fantin, direttore della UOC Gastroenterologia – è una metodica innovativa, prevista dalle ultime linee guida della Società Europea di Endoscopia Digestiva (ESGE) per la rimozione di lesioni tumorali di piccole dimensioni e che consente di eseguire, mediante un apposito dispositivo, una resezione a tutto spessore della lesione e di parte della parete del tratto gastrointestinale interessato: si aumenta quindi la probabilità di effettuare una resezione oncologicamente valida. La metodica viene eseguita solitamente in corso di endoscopia in sedazione profonda e rientra tra le tecniche cosiddette “mini-invasive”. Il suo utilizzo, possibile in casi selezionati e ben definiti, è in fase di ampliamento e consente di rimuovere piccole neoplasie evitando al paziente l’intervento chirurgico».
Lo IOV è una delle poche strutture nel Veneto a disporre del dispositivo sia per le basse vie digerenti (retto e colon) sia per quelle alte (stomaco e duodeno). Il settantacinquenne è stato dimesso dopo un paio di giorni, in buone condizione di salute.
