Il Collegio di direzione è nominato dal Direttore generale e dura in carica per tre anni. Si riunisce di norma almeno bimestralmente e ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità.
Come previsto dalla legislazione nazionale, il Collegio di direzione concorre al governo delle attività cliniche, partecipa alla pianificazione delle attività, incluse la ricerca, la didattica, i programmi di formazione e le soluzioni organizzative per l’attuazione dell’attività libero-professionale intramuraria.
Svolge le attività previste dalla legge e, in particolare, nell’ambito del governo clinico, fornisce supporto alla Direzione generale, promuovendo e coordinando le azioni finalizzate a migliorare l’efficienza, l’efficacia, l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie, ed a garanzia di equità nell’opportunità di accesso. Per l’esercizio di questa funzione il Collegio di direzione avrà la responsabilità della messa a punto di un sistema consolidato di audit clinico, potrà definire un programma aziendale di gestione del rischio, potrà programmare un’attività di formazione continua, nonché promuovere attività di ricerca, di innovazione e di miglioramento continuo.
È prevista la possibilità di convocare un Collegio di direzione allargato ai direttori di struttura non espressamente previsti dalla normativa e, in caso di specifiche situazioni, è possibile coinvolgere altri professionisti dell’Istituto in relazione alle specificità degli argomenti da trattare, in entrambi i casi senza diritto di voto.